Sollevamento o Lifting del Seno
(MASTOPESSI)
Cos’è e a cosa serve l’intervento di mastopessi
Il seno nel corso della vita cambia aspetto perdendo forma tono e posizione giovanile. Le cause più frequenti sono: il crono-invecchiamento con riduzione dell’elasticità cutanea, gravidanza e allattamento, e fluttuazioni del peso corporeo, con un aumento del diametro delle areole.
La mastopessi solleva, rimodella il seno, restituisce un profilo più giovanile, aumenta il tono di mammelle scese di consistenza molle, riduce le dimensioni delle areole. Non tutti i seni ptosici sono uguali e ognuno va affrontato con metodo personalizzato che tenga conto della fisicità intrinseca della paziente (spalle e fianchi).
Di seguito sono riportati alcuni esempi di ptosi mammaria.
Il caso 1 rappresenta una paziente giovane che necessita solo di sollevare il seno senza ridurlo eccessivamente riducendo anche i diametri delle areole. Tecnicamente nel caso 1 si prevede un rimodellamento con sollevamento della ghiandola, riposizionamento dell’areola-capezzolo senza ridurre la mammella, o il minimo indispensabile.
I casi 2, 3 e 4 sono signore che hanno avuto figli e dopo aver allattato e rientrate nel peso forma si sono ritrovate delle mammelle svuotate e scese. I casi 2, 3 la componente ghiandolare ed adiposa è ridotta al minimo mentre nel caso 4 è ancora presente della ghiandola.
Nei casi 2 e 3 la mastopessi è accompagnata dall’inserimento di una protesi al di sotto del muscolo pettorale per migliorare il volume.
Nel caso 4 essendo presente la ghiandola sarà utilizzata come auto-protesi + inserimento di una protesi più piccola al di sotto del muscolo pettorale per ridare un volume più piacevole.
Gli esempi sopra riportati rappresentano i quadri più comuni in età diverse con problematiche differenti.
Quali sono i passaggi di una procedura di mastopessi
L’INTERVENTO
L’intervento è pianificato basandosi su parametri precisi:
– Dimensioni e forma del seno.
– Diametro e posizione del complesso areola-capezzolo.
– Grado di cedimento del seno.
– Qualità, Elasticità e Quantità della cute in eccesso.
Anestesia – Viene praticata un’anestesia locale + una sedazione profonda in respiro spontaneo, con tempi di recupero rapidissimi. Oppure una classica anestesia generale.
Incisioni – Le incisioni possono essere fatte intorno all’areola (1), intorno all’areola e verticalmente fino al solco sottomammario (2), intorno all’areola e verticalmente fino al solco sottomammario e trasversalmente lungo il solco (3). Al termine si posizionano drenaggi per agevolare la fuoriuscita di liquidi ed evitare raccolte di sangue e siero e saranno rimossi nel giro di pochi giorni.
Rimodellamento del seno – Il seno viene sollevato e modellato per migliorare il contorno. L’areola viene ridotta. Il complesso areola-capezzolo è riposizionato a un livello naturale più giovanile. Ove necessario si posiziona una protesi sotto il muscolo pettorale (posiziono le protesi esclusivamente al di sotto del m. p gran pettorale). La pelle in eccesso è rimossa per compensare la perdita di elasticità.
Sutura delle incisioni – Una volta rimodellati i seni, ridotte areole, rialzati capezzoli e inserite protesi (ove necessario), si procede con le suture che saranno tutte di tipo intradermico cioè senza punti esterni da rimuovere.
I RISULTATI
I risultati sono immediatamente visibili.
Il gonfiore (edema) si ridurrà in poche settimane.
Le CICATRICI (inevitabili) sono mimetizzate nei solchi e intorno all’areola. Se il processo di maturazione delle cicatrici proseguirà in modo naturale e normale saranno poco visibili e comunque completamente nascoste dentro il reggiseno.
In genere il solo sollevamento non cambia di molto le dimensioni del seno. Se si desidera anche un aumento del volume si inseriranno delle protesi al di sotto del muscolo pettorale, se al contrario si desidera una riduzione del volume oltre alla pessi (sollevamento) è possibile anche una contestuale riduzione.
Donatello Di Mascio, MD
Casi Clinici di Mastopessi
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