Sindrome del Tunnel Carpale (STC)
Cos’è la Sindrome del Tunnel Carpale
La Sindrome del Tunnel Carpale è una patologia causata dalla compressione del nervo mediano a livello de polso.
L’ANATOMIA
“Il tunnel carpale” è una cavità costituita da ossa e legamenti che si trova nel polso; esso è costituito latero-posteriormente dalle ossa del carpo e anteriormente dal legamento trasverso del carpo. All’interno di questo canale passano 9 tendini e il nervo mediano: nervo misto dotato sia di funzione motoria che sensitiva (tattile) delle dita pollice indice medio e parte dell’anulare.
Cause e sintomi della Sindrome del Tunnel Carpale
LE CAUSE
La causa non è mai singola ed è il risultato di diverse condizioni patologiche.
I FATTORI DI RISCHIO
Esistono numerose condizioni predisponenti e favorenti l’insorgere della STC:
Sesso: le donne sono più frequentemente colpite. La gravidanza sembra essere un fattore favorente nei soggetti predisposti, anche se dopo il parto il disturbo si attenua fino a scomparire spontaneamente.
Genetica: in alcune famiglie sembra essere ricorrente nei consanguinei.
Malattie come diabete, artrite reumatoide, obesità, tiroidopatie, favorirebbero l’insorgenza della STC.
Traumi ripetuti della mano-polso possono innescare la comparsa della STC.
I SINTOMI
Il nervo mediano schiacciato si irrita e provoca sintomi principali:
1) formicolio,
2) intorpidimento,
3) dolore,
4) perdita delle funzioni motoria e tattile del pollice indice medio e parte dell’anulare,
5) atrofia delle eminenze muscolari della mano,
6) pelle secca,
7) parestesie di tutto l’arto.
La sintomatologia inizia gradualmente e peggiora con il tempo e aumenta durante la notte.
Come si cura la Sindrome del Tunnel Carpale
LA DIAGNOSI
Un’accurata raccolta anamnestica è in grado già di farci supporre la diagnosi. Un esame obiettivo della mano affetta ci convalida il sospetto; completano l’iter diagnostico una Elettromiografia che ci informa sull’attività elettrica dei muscoli, e la Elettroneurografia che ci informa sulla velocità di conduzione dell’impulso nervoso. RX del polso se c’è il sospetto di un trauma o un processo degenerativo a carico delle ossa carpali completano lo screening diagnostico strumentale.
LA TERAPIA
Una volta posta la diagnosi di STC prima s’interviene maggiore sarà il recupero del nervo mediano e delle sue funzioni. L’attesa di un improbabile miglioramento e il prolungarsi della sintomatologia procurano lesioni permanenti (degenerazione) delle fibre periferiche del nervo che non si riprenderanno e così alcune funzioni andranno perse e non si avrà la restitutio ad integrum.
Gli interventi proposti sono a cielo chiuso per via endoscopica artroscopica o a cielo aperto.
Personalmente pratico da anni la chirurgia a cielo aperto che consente meglio di esplorare il canale il nervo e la possibilità di effettuare tenolisi e neurolisi sotto diretta visione. E’ una procedura effettuata in setting ambulatoriale. I punti si rimuovono dopo 10 giorni, la mobilizzazione delle dita dal giorno dopo, tecar terapia e fisioterapia per agevolare il recupero funzionale.
LE COMPLICANZE
La complicanza più subdola è l’ALGODISTROFIA caratterizzata da dolore cronico edema rigidità limitazione funzionale importante, lunga da guarire. Possono essere presenti complicanze da danno dei tendini o del nervo durante la chirurgia che possono richiedere un’ulteriore intervento per correggere il danno. Possono però essere presenti delle complicanze conseguenti a una degenerazione importante del nervo causata dalla prolungata compressione; in questi casi si ha di solito il miglioramento del dolore e dei sintomi notturni, ma non si ha quella ripresa funzionale e sensitiva che ci si aspetterebbe. La recidiva è una possibilità che può essere evidente entro alcuni mesi, in questi casi un secondo intervento può aiutare a risolvere.
Donatello Di Mascio, MD